Triangolo Archeologico
Antica Olimpia
L’antica Olimpia è il luogo di nascita dei Giochi Olimpici e il luogo sacro di Zeus. Durante la visita al sito archeologico e al museo dell’Antica Olimpia, potrai passeggiare in uno dei santuari più importanti dell’antica Grecia. L’Antica Olimpia si trova a Elide, ai “piedi” della collina di Kronios e ti invita a prendere parte alla storia della Grecia. Secondo una versione, qui Zeus combatté con suo padre, Crono, sconfiggendolo e conquistando il trono degli dei. In ricordo della sua vittoria, Zeus creò i Giochi Olimpici.
La tradizione vuole che i primi Giochi Olimpici si siano svolti nel 776 a.C.. I vincitori non ricevevano denaro, ma godevano di grandi onori. Il premio era una corona di ulivo proveniente dall’albero sacro di Giove e il vincitore poteva erigere una statua per commemorare la sua vittoria. Tra gli edifici più importanti ritrovati nell’antica Olimpia ci sono il Propylon romano, il Prytaneum, il Philippion, l’Heraion dove fu ritrovato l’Hermes di Prassitele, ecc. Lo stadio aveva una capacità di 40.000 spettatori e la sua circonferenza era equivalente a 600 passi d’Ercole. ∆Accanto ad esso si trova il magnifico tempio di Zeus, uno dei più grandi monumenti in termini di ricchezza, dimensioni e valore simbolico. Qui si trovava la statua in oro e avorio di Zeus, che lo rappresentava seduto sul suo trono.
Il Museo Archeologico di Olimpia è uno dei più importanti della Grecia. Presenta il lungo sviluppo storico di uno dei santuari più importanti dell’antichità e comprende una mostra permanente di reperti provenienti dagli scavi del santuario di Althea, risalenti alla preistoria e all’epoca paleocristiana. Tra tutti i reperti di inestimabile valore, i più importanti sono la mostra di sculture, per la quale il museo è più conosciuto, e la collezione di oggetti in bronzo, che è la più ricca al mondo e consiste in armi, statuette e altri oggetti.

Delfi - Museo Archeologico
Ai piedi del Monte Parnaso, nel suggestivo paesaggio naturale formato tra due maestose rocce, le Fedriadi, si trova il santuario nazionale di Delfi e il più famoso oracolo dell’antica Grecia. Delfi era l’ombelico della terra, dove, secondo la mitologia, si incontrarono le due aquile inviate da Zeus dalle estremità dell’universo per trovare il centro del mondo, e per molti secoli fu il centro spirituale e religioso e il simbolo dell’unità dell’antico ellenismo.
I reperti più antichi dell’area di Delfi risalgono al periodo neolitico (4000 a.C.). All’interno dei confini del santuario sono stati rinvenuti resti di un insediamento miceneo e di un cimitero.
Il periodo che va dal VI al IV secolo a.C. coincide con il grande apogeo dell’oracolo delfico. I suoi oracoli, considerati i più affidabili, venivano espressi dalla Pizia, la sacerdotessa dell’oracolo, e interpretati dai sacerdoti di Apollo. Città, governanti e gente comune accorrevano a consultare il dio ed esprimevano la loro gratitudine con tributi entusiasmanti, che gradualmente inondavano il santuario. La fama dell’oracolo si diffuse fino ai confini della terra e la sua apertura si perse nelle profondità dell’antichità e del mito.
Il Museo Archeologico di Delfi è uno dei più importanti della Grecia. Le sue ricche collezioni comprendono soprattutto sculture architettoniche, statue e piccole opere d’arte, offerte dei fedeli al santuario, che riflettono la sua attività religiosa, politica e artistica nel corso della sua storia, dalla fondazione del tempio apollineo nell’VIII secolo a.C. al suo declino nella tarda antichità.
Epidauro
Sito archeologico di fama mondiale immerso in un paesaggio verde. Il sito archeologico è composto da:
Il teatro antico di Epidauro è considerato il teatro greco antico più perfetto in termini di acustica ed estetica. Si trova nell’area dell’Asclepieion di Epidauro, sul pendio del Monte Kynortis, molto vicino alla cittadina di Lygourio.
Il teatro antico fu costruito tra il 340 a.C. e il 330 a.C. dall’architetto argivo Policleto il Giovane, come ricorda Pausania. Il teatro fu costruito per l’intrattenimento dei pazienti dell’Asclepio, ma anche come mezzo di cura, poiché si riteneva che frequentare il teatro avesse effetti benefici sulla salute mentale e fisica dei pazienti.

Il teatro antico aveva una capacità di 15.000 spettatori. È diviso in due parti (divisioni): la divisione superiore di 21 file di posti per il popolo e la divisione inferiore di 34 file di posti per i sacerdoti e i governanti. Il teatro è fatto di pietra calcarea che assorbe il suono come il corpo umano.
Il Santuario di Asclepio
In una pianura ricoperta di pini, sopra l’antico porto di Epidauro, si trovano le rovine del più importante santuario di Asclepio, il dio della salute, che raggiunse il suo apice alla fine del V e nel IV secolo. Fu costruito dall’architetto Teodoto, probabilmente tra il 380 e il 375 a.C.. Del tempio a padiglione, con le sue colonne doriche, la brillante statua in oro e avorio di Asclepio citata da Pausania e la magnifica decorazione scultorea sui frontoni, oggi rimangono solo le fondamenta, mentre gli elementi scultorei della decorazione sono conservati nel museo.
Nel sito archeologico circostante si scoprono numerosi monumenti, come il tempio di Apollo Maleata, del IV secolo a.C., il Ginnasio che ricorda il palazzo di Olimpia con il suo ampio cortile interno e il peristilio, dove è stato costruito un piccolo conservatorio, mentre più avanti si trovano le rovine della stoa di Cotyos e un piccolo palazzo.
Subito dopo la palizzata inizia il santuario vero e proprio, dove si trovano i resti del presepe del tempio di Themis e le fondamenta del tempio di Artemide, l’abaton o crematorio, un dormitorio dove i malati attendevano l’apparizione di Asclepio, e la cupola, la “casa periferica” secondo Pausania e l’edificio più brillante del santuario, opera di Policleto il Giovane. Ci sono anche rovine di un complesso di edifici con portici, un bagno romano e i resti dei propilei che costituivano l’imponente ingresso al santuario, oltre a parte di uno stadio del V secolo.