TEN ECOPORT
Il progetto TEN ECOPORT si ispira a un gran numero di iniziative a livello di Unione Europea, volte a migliorare la mobilità sostenibile di persone e merci lungo la rete marittima. In questo modo, il progetto SEE ha contribuito notevolmente allo sviluppo della cooperazione tra le autorità portuali delle regioni dell’Adriatico, dello Ionio e del Mar Nero (ad esempio con i progetti SEE MARINER – WATERMODE, SEETAC, ECOPORT8, GIFT, ecc.)
In particolare, TEN ECOPORT intende beneficiare dei risultati di ECOPORT8. ECOPORT8 ha affrontato il problema degli impatti ambientali che riguardano sia il porto che le aree circostanti, tenendo conto del fatto che i porti presi in considerazione hanno un’alta densità di popolazione.
Le attività del progetto hanno creato una prima rete portuale per stabilire, rafforzare e trasferire iniziative di cooperazione coordinate per la gestione ecologica delle rotte marittime. Tuttavia, il progetto evidenzia gli ostacoli alla definizione di una politica ambientale comune a causa dei diversi sistemi normativi dei paesi dell’Europa sudorientale.
Inoltre, l’esenzione da accordi che caratterizza le operazioni portuali rende imperativo ridurre i costi di produzione, con il risultato che una politica costosa non viene attuata se non è imposta dalla legge.
Un secondo studio che ispira questo progetto è l’ampio processo di revisione della politica delle reti di trasporto transeuropee (TEN-T) degli ultimi anni. La principale innovazione sostenuta dalla nuova politica TEN è il concetto di “rete centrale” come parte dell’approccio di pianificazione duale. Questo approccio, ampiamente sostenuto dalle parti interessate, ha stabilito l’importanza delle reti regionali nel determinare il futuro sviluppo della TEN-T al fine di consentire un’ulteriore crescita economica e la coesione economica e sociale.
Infatti, una delle maggiori difficoltà nel rafforzare la cooperazione tra i Paesi del Sud-Est Europa, e in particolare quelli della regione balcanica, è la scarsa efficienza della mobilità delle persone. È risaputo che i voli che collegano questi paesi e le regioni italiane che partecipano al programma SEE spesso passano attraverso un’area europea più ampia, con costi elevati e lunghi tempi di percorrenza. Questa situazione è determinata dall’attuale spostamento degli assi che dimenticano completamente l’Europa meridionale.
I porti rappresentano attualmente una delle maggiori opportunità per incrementare le relazioni tra i paesi dell’Europa sudorientale e, in effetti, i porti stanno assistendo a una tendenza crescente nella mobilità dei passeggeri.
Pertanto, il rafforzamento della rete regionale Core SEA, come precursore delle reti TEN, ha portato la cooperazione con ECOPORT8 ad aggiornare gli obiettivi con questa nuova visione.
Obiettivi principali del progetto
L’obiettivo a lungo termine del progetto TEN ECOPORT è:
- Rafforzare la cooperazione transfrontaliera e transeuropea tra le regioni portuali dell’Europa sudorientale, sviluppando la cooperazione e le relazioni efficaci tra tutti i soggetti interessati (autorità portuali, istituzioni locali, imprese, agenzie esterne e cittadini dei paesi coinvolti), con l’obiettivo di rafforzare la politica unica per la protezione dell’ambiente e lo sviluppo dei trasporti nelle RTE.
- Sviluppo e implementazione di sistemi intelligenti di gestione ambientale dei porti e di sistemi informativi che utilizzano tecnologie integrate per la gestione del rischio ambientale al fine di ridurre l’impatto sulla salute umana, sulla biodiversità e su altre questioni ambientali.
Il raggiungimento degli obiettivi generali sarà reso possibile dai seguenti obiettivi specifici:
- Migliorare la capacità delle autorità portuali di sviluppare e implementare politiche efficaci per la gestione ambientale delle aree portuali, identificando specifiche criticità, implementando un Piano d’Azione Specifico utile per un Piano Ambientale Operativo comunemente efficace e sostenibile.
- Promuovere la discussione tra individui e stakeholder coinvolti nei processi portuali, con l’obiettivo di fornire istruzione, formazione, consulenza e revisione sulla base delle migliori esperienze e lezioni apprese da tutti gli stakeholder portuali.
- Istituire piattaforme regionali/locali che coinvolgano tutti gli stakeholder locali direttamente o indirettamente legati alle aree portuali e alle città che le ospitano per garantire informazioni sulle specificità di ogni area coinvolta e fornire piani di soluzione tempestivi.
- Fornire metodologie e strumenti innovativi per registrare le criticità di ciascun porto coinvolto e identificare gli elementi comuni, come base per il Piano d’Azione Congiunto per proteggere i porti e gli ecosistemi circostanti.
- Fornitura di sistemi di scambio elettronico di dati (EDI) e di altre tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) per aggiornare i sistemi di gestione ambientale (SGA), partendo dalla valutazione dei punti deboli e dei rischi.
- Creazione di una base informativa per la metodologia di ricerca sulla protezione ambientale dei porti nell’Europa sudorientale.
- Promuovere il rafforzamento transnazionale di una rete permanente TEN ECOPORT per lo sviluppo, il rafforzamento e la diffusione di iniziative coordinate utili alla strategia di gestione ecologica transnazionale dei porti nel bacino marittimo dei paesi dell’Europa sud-orientale.
- Istituire il tema transnazionale come una Task Force multidisciplinare per riunire tutte le conoscenze e le esperienze sviluppate da questo progetto e da altre esperienze future, al fine di continuare a sostenere e fornire servizi ai porti dell’Europa sudorientale.
Dati finanziari - Durata del progetto
Il budget totale del progetto ammonta a 2.478.500€, mentre l’importo corrispondente all’O.L.PA. S.A. ammonta a 100.100€.
La durata del programma è di 2 anni.
Ultime notizie
Nell’ambito del progetto TEN ECOPORT, il 3 aprile 2014 si terrà a Tirana (Albania) la prima conferenza internazionale “Sustainable Development of the Sea-Corridors and Costal Waters”. Di seguito puoi trovare l’annuncio e il Call for Papers con scadenza 12 gennaio 2014.


